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Le sigle cambiano, ma noi no.


Nel corso del tempo, di sigle per comprenderci tutti, ce ne sono state a centinaia, dagli insulti catalogatori come ''Frocio'' all'antico, ma neanche troppo distante, Lgb.

Aprendo una piccola parentesi, questo termine viene usato per la prima volta negli anni ottanta e serviva a''mettere insieme'' le varie sfumature del termine Gay.

Già dagli novanta, però, si iniziò a parlare di Lgbt, dando così non solo valore alla sessualità personale, ma anche alla propria identità di genere, cioè, in scarne parole, la capacità di sentirsi bene o meno nel proprio corpo biologico.

Da allora, di chilometri percorsi, se ne possono contare un notevole numero, fino ad arrivare alla nuova sigla, ovvero Lgbtqiapk che, vi giuro sulla mia stessa vita, non è un codice Iban per acquistare chissà quale libro su '' come arricchirsi con soli 2$''.

Sono iniziali di per sé molto lineari e che vogliono significare: Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Queer, Intersex, Asessuali, Pansessuali o Poligami e, infine, Kinky.

I primi appellativi sono di facile uso corrente, ma già quando si incominciano a nominare i Queer, alcune bocche si spalancano; indi per cui, non ora, ma più avanti, farò in modo di rendere noti a tutti i vari significati, soprattutto per permettere a chiunque stia scoprendo adesso il proprio ''posto nel mondo'' di arrivare quanto prima ad una risposta.

So quanto questo percorso possa essere una vera e propria camminata sui rovi avvelenati, ma non disperate, arriva per tutti il ''momento di geniale illuminazione'' dove, grazie alla ricerca, arriva alla comprensione di sé.

Indubbiamente sono acronimi importanti, ma prima di tutto, ognuno di noi, è un umano e, da che mondo è mondo, un umano è definito tale non certo per delle ''etichette'', ma per la capacità di ragionamento e sviluppo del linguaggio più evoluto rispetto alla sfera animale e credetemi quando, a cuore aperto, vi dico che tutto questo non vi serve, perché l' importante è star bene con sé stessi e, se con il proprio corpo non si va d'accordo, fare in modo che le divergenze con esso scompaiano (amati ormoni o estrogeni...). Ognuno di noi è unico e magnifico nella sua stortezza perché, nonostante tutto, è ancora qua a vivere e mettersi in gioco, chi prima e chi dopo.

Le ''etichette'' lasciatele, nella vostra mente, agli alimenti che prendete al supermercato, perché siamo e siete tutti perfetti così, con i vostri capelli scombinati la mattina, con le ansie per la vita e i sorrisi strappati senza apparente motivo.

Voi siete le opere d'arte più belle che un pittore o uno scultore possa creare, quindi lasciate alla società queste piccolezze e tenete a mente che la vostra unica '' etichetta'' non è che ''Io'', perché noi, voi, tutti, siamo solo un unico, grande, singolo e insostituibile ''Io''. _Nivan

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