
Il ministro della famiglia e la disabilità, Lorenzo Fontana, qualche giorno fa ha dichiarato che: "Le famiglie arcobaleno, non esistono!". Prima di tutto, c'è da chiarire una cosa: se noi cerchiamo nel vocabolario la parola "famiglia" quello che si legge è <<FAMIGLIA (fa·mì·glia/sostantivo femminile) Nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abitazione e, di norma, sono legati tra loro col vincolo del matrimonio o da rapporti di parentela o di affinità>>. Cosa significa? Significa che due persone possono essere una famiglia qualora condividano lo stesso tetto e non importa, essere necessariamente sposati. In oltre, non vi è alcuna voce che definisce meno la parola famiglia nel caso di due persone dello stesso sesso. Dunque, due persone dello stesso sesso che condividono lo stesso tetto, lo stesso pasto, SONO di fatto una FAMIGLIA. Ci sono tra loro, coppie che decidono di avere uno o più bambini. Quei bambini per lo stato non sono nulla, non hanno diritti. Perché mai, nel 2018 (inoltrato) un bimbo, nato da una coppia arcobaleno, vale meno di uno nato in una famiglia "tradizionale"?. Questa è una delle cose che non ci è data sapere. Perché, se in una coppia dello stesso sesso, uno dei due partner dovrebbe essere ricoverato, l'altro non ha diritto di assisterlo?. Questa è un'altra cosa che non ci è data sapere. Probabilmente le risposte arriveranno in seguito, sta di fatto che, ogni tanto è giusto ricordarci che l'amore è di tutti.